Migliazzaro se nasce

Non è possibile capire l’arte di Luigi Pagiuso e cogliere il fulcro della sua attività, anche poetica, se non si considera il suo essere poliedrico. Le sue parole e i suoi versi si muovono in vari contesti e diverse forme. La sua arte si esprime in molteplici aspetti. E allora vediamoli brevemente.
Luigi è poeta-scrittore. Da molti anni si dedica a questa passione, tanto naturale, per lui, quanto raffinata, ricercata, evoluta.
È attore, protagonista di molte riuscitissime rappresentazioni dialettali con l’indimenticata compagnia teatrale La giostra.
È cantore, per anni ha fatto parte del coro parrocchiale, sia quello di Bonito che quello di Mirabella.
È cantante e musicista, in diversi gruppi giovanili di diverso genere.

[dalla presentazione di Emanuele Grieco]

Alle evocazioni dei luoghi, degli oggetti e degli affetti dei personaggi reali, il Pagliuso aggiunge nei suoi ultimi componimenti  le evocazioni  dei personaggi raffigurati nei murales di Bonito, opere di street art redatte dal collettivo Boca (Bonito Contest Art) nel 2011 sui muri degli edifici del paese.
Affiorano voci, pensieri, dialoghi dei nuovi spettatori, dei nuovi compaesani, superstiti dello spopolamento e sentinelle illustrate della vita bonitese che accolgono passanti e turisti.

[dalla presentazione di Caterina Caringi]